Finalmente questo lungo anno scolastico si è concluso!
Questa è stata la prima volta che ho partecipato a dei veri scrutini (l'anno scorso lavoravo in una scuola privata e diciamo che non conta!): è terribile dover quantificare in un numero tutto quello che è accaduto in un anno, mi aspettavo più dibattiti psico/sociologici, invece si legge il voto e via, ad un'altra materia. Inoltre sembra difficilissimo bocciare, e non perchè ho avuto una classe di geni, ma perchè se vuoi evitare il fantomatico RICORSO AL TAR (è il mio incubo ricorrente da un paio di mesi), devi cominciare a lavorare da Settembre:
1) individuare da subito i possibili bocciati,
2) bersagliarli fin dall'inizio con voti che vanno dal 2 al 4,
3) togliere ogni speranza ai genitori fin dal primo colloquio (ovviamente tenendo copia di tutte le conversazioni con la famiglia).
Forse in questo modo alla fine dell'anno puoi convincere il tuo preside che proprio non si può fare niente per quel ragazzo.
Ma se durante l'anno hai cercato per qualche insano motivo di intervenire in qualche modo nell'insostenibile leggerezza dell'essere di qualche studente, anche non mortificandolo con voti senza appello; se poi hai riconosciuto un timido progresso azzardando un quattro e mezzo o un cinque meno, allora è finita: il ragazzo va salvato e se tu insisti che non ha raggiunto un livello soddisfacente per affrontare l'anno successivo, il preside insorge "Cara professoressa ci doveva pensare prima (vd a settembre), e poi che sono questi cinque; cinque non è un'insufficienza (!?!?!?), indica mediocrità (!?!?!?), e poi lo spiega lei alla collega che l'anno prossimo perderà la cattedra, perchè lei boccia con un cinque?".
Per una mia personale curiosità vorrei sapere se poi questi ricorsi al Tar li fa davvero qualcuno, oppure è una leggenda metropolitana per terrorizzare noi poveri prof.?
Questa è stata la prima volta che ho partecipato a dei veri scrutini (l'anno scorso lavoravo in una scuola privata e diciamo che non conta!): è terribile dover quantificare in un numero tutto quello che è accaduto in un anno, mi aspettavo più dibattiti psico/sociologici, invece si legge il voto e via, ad un'altra materia. Inoltre sembra difficilissimo bocciare, e non perchè ho avuto una classe di geni, ma perchè se vuoi evitare il fantomatico RICORSO AL TAR (è il mio incubo ricorrente da un paio di mesi), devi cominciare a lavorare da Settembre:
1) individuare da subito i possibili bocciati,
2) bersagliarli fin dall'inizio con voti che vanno dal 2 al 4,
3) togliere ogni speranza ai genitori fin dal primo colloquio (ovviamente tenendo copia di tutte le conversazioni con la famiglia).
Forse in questo modo alla fine dell'anno puoi convincere il tuo preside che proprio non si può fare niente per quel ragazzo.
Ma se durante l'anno hai cercato per qualche insano motivo di intervenire in qualche modo nell'insostenibile leggerezza dell'essere di qualche studente, anche non mortificandolo con voti senza appello; se poi hai riconosciuto un timido progresso azzardando un quattro e mezzo o un cinque meno, allora è finita: il ragazzo va salvato e se tu insisti che non ha raggiunto un livello soddisfacente per affrontare l'anno successivo, il preside insorge "Cara professoressa ci doveva pensare prima (vd a settembre), e poi che sono questi cinque; cinque non è un'insufficienza (!?!?!?), indica mediocrità (!?!?!?), e poi lo spiega lei alla collega che l'anno prossimo perderà la cattedra, perchè lei boccia con un cinque?".
Per una mia personale curiosità vorrei sapere se poi questi ricorsi al Tar li fa davvero qualcuno, oppure è una leggenda metropolitana per terrorizzare noi poveri prof.?

