26/09/08

salviamo la scuola di bandiera

Ieri in un furioso quanto inconsistente zapping televisivo, mi sono soffermata di quando in quando su Annozero, in cui si discuteva sulle sorti di Alitalia.
Al di là dell'istintivo ribrezzo ad ogni inquadratura del ministro Castelli (segno che qualcosa in me era ancora vivo dopo una giornatina abbastanza piena), un pensiero ogni tanto sgusciava tra le nebbie del mio cervello quasi addormentato: ma come mai tutto questo impegno per salvare la nostra gloriosa compagnia di bandiera (per carità, bisogna sempre fare di tutto per salvare posti di lavoro), come se la sua perdita fosse incalcolabile per il bene del paese, e tutto tace sulla nostra cara ministra Gelmini e il suo mandante Tremonti. Costoro stanno per mandare a casa più di 80 mila insegnanti, rottamare tutti i settori dell'istruzione, distruggendo la scuola elementare (quella che ci invidiavano in molti paesi), rendendo solo un parcheggio pre- disoccupazione la scuola superiore di entrambi i gradi.
Una vera e propria dismissione della nostra scuola pubblica...quella che è nata con l'unità d'Italia, che ha contribuito a creare gli italiani, come parlanti una stessa lingua e uniti nella stessa cultura. Nessuno di quegli eroi che vogliono salvare gli aerei con il tricolore, vuole dedicare qualche minuto anche alla nostra scuola di bandiera?

1 commento:

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Cara Prof, come stai? Spero che le cose vadano per il meglio e che i tuoi nuovi alunni sapranno apprezzare le tue doti...