28/12/08

Bergamo, niente Bambinello nel presepe

BERGAMO - In una chiesa di Bergamo il parroco si è rifiutato di mettere la statuetta di Gesù Bambino nel presepe (come accade, per tradizione, il 24 dicembre), perché la gente "non è pronta". E ora fa discutere la scelta di monsignor Attilio Bianchi, parroco della chiesa di Santa Lucia, il Tempio votivo di Bergamo, annunciata nel corso dell'omelia, alla Messa di Mezzanotte.

Il sacerdote, che durante le omelie domenicali invita i fedeli a curarsi dei poveri e degli emarginati, ha deciso di comportarsi di conseguenza. E durante l'omelia ha proclamato: "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Se non sapete accogliere lo straniero, il diverso, non potete accogliere il Bambin Gesù.
Perciò Gesù non nasce".

E quindi non ha fatto porre nel presepe della chiesa la statuetta (già pronta) del Bambinello. A chi ha chiesto spiegazioni ha poi detto che il presepe era basato sul racconto di Ezio del Favero 'Al chiaro delle stelle', in cui Gesù Bambino esce dalla culla per andare da un bimbo povero che non osava stargli vicino: "Il messaggio che abbiamo voluto dare è proprio questo: Gesù non ha paura di avvicinarsi agli emarginati, agli ultimi. E' ora che chi si dice cattolico metta in pratica gli insegnamenti di Cristo".

("Repubblica" 27 dicembre 2008)


22/12/08

BUON NATALE!

La scuola è finita!!!!! Ho consegnato compiti, voti e registri, penso di aver rovinato le vacanze di Natale a qualche mio alunno (ops, che ci vuoi fare è la scuola bellezza!) ed ora posso godermi le mie "lussuose" vacanze da prof (prima che Brunetta se ne accorga e ci tolga anche quelle).

Auguro a tutti un Natale felice, fatto di cose vere, come l'affetto delle persone care (e quest'anno ne ho una in più!!) e un nuovo anno più sereno di quello precedente!

23/11/08

Un pensiero

Ieri in una normale scuola italiana, in un tranquillo sabato di fine novembre un ragazzo di 17 anni è morto per il crollo del soffitto della sua aula, un altro rischia la paralisi.
Forse domani si potrà cominciare a discutere sulle colpe, sui perché e sui per come (credo senza poi giungere come al solito ad un nulla di fatto); ma oggi voglio solo pensare a tutti questi ragazzi che hanno visto da vicino la morte, là dove noi li prepariamo alla vita; ai loro insegnanti e alle loro famiglie che avranno il duro compito di aiutarli ad elaborare quello che è successo; e a chi quel sabato ha mandato suo figlio a scuola, pensandolo in un posto sicuro ed ora non lo può più riabbracciare.
A loro il mio pensiero e le mie preghiere.

19/11/08

Voto in condotta: ma la Gelmini quanto aveva in matematica?

Alcune considerazioni sul voto in condotta: come pubblicizzato da tutti gli organi di stampa quest'anno per combattere la diffusa maleducazione/lassismo/bullismo/insubordinazione della scuola italiana è stato reintrodotto il voto in condotta. In sostanza il voto assegnato alla condotta dell'alunno (in base alla qualità e quantità della sua partecipazione scolastica) farà media con le valutazioni conseguite nelle diverse discipline; in presenza del 5 in condotta la bocciatura è automatica. Il provvedimento è stato accolto più o meno benevolmente dall'opinione pubblica, come strumento per riportare un po' d'ordine. C'è però un piccolo particolare che è sfuggito ai più.
Mettiamo il caso di un alunno che fa frequenti assenze e ritardi, partecipa poco alla lezione o disturba, è saltuario nell'impegno, insomma l'alunno che tutte noi sogniamo; si arriva allo scrutinio finale e per quei misteri della scuola italiana riesce a strappare qualche sufficienza, per pietà o per disperazione dell'insegnante, si ritrova con una striminzita media del 6: a questo va però aggiunto il voto di condotta e visto che non ha tentato di incendiare la scuola o non ha fatto circolare video porno girati nel bagno dei maschi, si becca un bel 7 (che come voto di condotta è considerato comunque negativo ed!). Bene quel voto negativo si metterà accanto a tutti gli altri voti e d'improvviso getterà la maschera del cattivo, sarà solo un 7 in mezzo a tanti 6, alzerà (di poco certo!) la media. Il messaggio a questo punto mi sembra evidente...alla fine tutti bulli e contenti.

14/11/08

Jerry Scotti a scuola

Collegio dei docenti.
Arriviamo alla spicciolata occupando velocemente i posti in fondo (dove si può sonnecchiare o correggere compiti senza essere visti della preside!); ad accoglierci c'è un giovanotto incravattato stile Tecnocasa o convention di Forza Italia (certe somiglianze sono illuminanti!). Il suddetto inizia ad illustrare il nuovo sito della scuola, visibilmente soddisfatto per l'opera creata (almeno fino a quando una collega lo ha ripreso per un errore di ortografia...non è stata carina, ma in fondo abbiamo goduto tutte dell'umiliazione); il discorso fila liscio, ma una strana inquietudine comincia a serpeggiare tra noi. Ad un certo punto il tizio comincia ad illustrarci una sezione in cui ogni insegnante munito di apposita password potrà inserire test a risposta multipla; lo studente, che ovviamente il pomeriggio non ha nulla da fare di meglio che gioca ai quiz con la prof, potrà, munito anche lui di password, cimentarsi nelle risposte. La Preside e il tecnico informatico cercano di convincere la platea sempre più scettica che questa è l'ultima frontiera per avvicinare i ragazzi alla scuola parlando il loro linguaggio, perché è fondamentale interagire con i nostri studenti (mi chiedo allora io cosa faccia tutti i giorni in classe...). Visto il nostro persistente scetticismo alla fine è stato tirato fuiri l'argomento decisivo...la scuola ha ricevuto i fondi per questo progetto ed ora noi dobbiamo usarlo...e se non lo facciamo è perché siamo degli scansafatiche che non vogliono impegnarsi per migliorare la scuola...perché ovviamente dopo aver spiegato/interrogato/parlato con i miei studenti/preparato e corretto compiti/preparato lezioni...devo anche mettermi a giocare a Chi vuol essere miliardario, solo perché la scuola ha investito dei fondi....
E per inciso, ma quanti soldi ha speso??? Io l'anno prossimo rischio di non lavorare per i tagli e il tizio incravattato vuole pure che lo sponsorizziamo nelle altre scuole!

09/11/08

Beata ignoranza


In un paese che tratta la cultura in questo modo (metodo Mary Star), che usa i manganelli contro dei ragazzi che esprimono le loro idee, che paga lo stipendio ad arteriosclerotici senatori che aspettano avidi che ci scappi il morto (vd. post precedente), per poter menar le mani ancora più duramente, che parla di meritocrazia e poi manda a casa il meglio della ricerca....in un paese del genere siamo veramente dei cogl...ni (ops! Son sempre una prof) se ci scaldiamo tanto se il nostro premier definisce abbronzato il nuovo presidente degli Stati Uniti! Ormai non abbiamo nessun diritto di meravigliarci, l'abbiamo eletto e riconfermato....forse ce lo meritiamo.
Però non se lo meritano quei tanti ragazzi che vedo manifestare ogni giorno a Roma, o i miei alunni....loro sono giovani, belli, abbronzati o no, ma li stanno ormai privando del futuro e non è giusto.

23/10/08

Così parlò Cossiga

Ma qui siamo al delirio!!!!
Ditemi che è uno scherzo e che l'intervista non è vera!
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406

: (

In questi giorni ne ho davvero sentite troppe! Ormai sembra che i nostri politici facciano a gara a spararle più grosse sulla scuola: ora se ne escono con le classi ponte?!?!
Allora prima vogliono il ritorno al maestro unico, perché alle elementari un insegnante basta e avanza, poi però si rende necessario creare classi speciali per gli studenti stranieri, perché vengano opportunamente seguiti nel loro inserimento scolastico. Ovviamente un solo insegnante non potrebbe seguire anche loro...appunto per questo in ogni classe gli insegnanti erano di più, la società oggi è un tantino più complessa di quella del libro Cuore! (Vista l'età di alcuni dei nostri governanti, sospetto siano stati alunni della maestrina dalla penna rossa, ovviamenti erano i somari sempre in punizione dietro la lavagna).
E non voglio nemmeno entrare nel merito se sia corretto isolare dei bambini dai loro coetanei, "per il loro bene", perché quando sento un leghista parlare di "quei poveri bambini extracomunitari" mi vengono i brividi e ripenso agli orchi delle favole. Da quella gente non può provenire nullo di sano, soprattutto quando riguarda i nostri bambini (di qualunque colore siano).
Quando penso alla società che loro hanno in mente, mi viene una profonda tristezza, perché vedo orizzonti più angusti di un sottoscala e tanto grigiore e lo vogliono imporre anche a noi.

10/10/08

ipse dixit

Il post precedente era davvero ispirato...ma la frase seguente mi ha strappato giù dalla nuvoletta e mi ha riportato con i piedi per terra...

«I nostri insegnanti lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e in maggioranza non sono neppure entrati per concorso ma grazie a sanatorie. E poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire, oggi l´insegnamento è part-time e come tale è ben pagato».

Renato Brunetta

Lectio divina

In questi giorni, mentre siamo tutti in varie faccende affaccendati, in una chiesa romana si sta leggendo in forma continuativa ed integrale il libro dei libri: la Bibbia.
L'iniziativa si affianca all'inaugurazione del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio. La lettura occuperà sette giorni e sei notti...il tempo della creazione! In questi giorni mi sono ritrovata spesso a pensare: a che punto saranno? Eva avrà già mangiato il frutto? E Mosè avrà aperto il mar rosso, oppure il popolo di Israele starà sperimentando l'esilio...
Le storie della Bibbia oltre al fascino millenario del racconto hanno anche la capacità di parlare di noi, delle nostre vite, delle nostre gioie e paure...
Ecco in questi giorni sento che la mia vita viene raccontata insieme alla Storia della salvezza e sento ancora più forte la chiamata a farne parte.

02/10/08

In mezzo scorre il fiume

Stamattina avevo uno spirito romantico e bucolico (quando la natura sorride solo a te...) e soprattutto dovevo entrare in quarta ora ed ero in anticipo....per una volta niente corse! Così ho passeggiato un po' lungo il fiume che scorre vicino alla mia scuola. Mi piacciono molto i fiumi, sia per il rumore che fanno, quel fruscio sommesso che li annuncia da lontano, sia per le sensazioni che mi regalano osservandoli...quando sono triste, vedere l'acqua scorrere sempre uguale con una sua fretta senza fretta, mi tranquillizza, mi ricorda che tutto passa, basta aspettare; quando invece sono felice (come oggi) l'acqua si prende i miei pensieri e li porta lontano, e canta e ride insieme a me...
Poi si torna alla realtà e si va in classe a fare il proprio splendido dovere!

PS: il titolo del post si riferisce ad un bel film di Robert Redford, che si lascia vedere volentieri.

30/09/08

La leggerezza di un bacio

Viviamo, mïa Lesbia, e amiamo,
E i mormorii dei vecchi un po’ severi
Valutiamoli tutti un solo asse.
Il sole può cadere e ritornare;
A noi se cade questa breve luce
Tocca dormire una perpetua notte.
Dammi tu mille baci, quindi cento,
Quindi altri mille, quindi ancora cento,
Quindi fino a altri mille, quindi a cento.
Quando molte migliaia ne faremo,
Li mischieremo, sì che non sappiamo,
E non faccia il malocchio un invidioso,
Se sa la quantità dei nostri baci.

Oggi sono in vena di romanticismi, senza troppi patemi, e questo carme di Catullo non smette di frullarmi nella testa da qualche giorno (sarà che ne ho parlato in classe). Una danza di baci fresca e travolgente.

26/09/08

salviamo la scuola di bandiera

Ieri in un furioso quanto inconsistente zapping televisivo, mi sono soffermata di quando in quando su Annozero, in cui si discuteva sulle sorti di Alitalia.
Al di là dell'istintivo ribrezzo ad ogni inquadratura del ministro Castelli (segno che qualcosa in me era ancora vivo dopo una giornatina abbastanza piena), un pensiero ogni tanto sgusciava tra le nebbie del mio cervello quasi addormentato: ma come mai tutto questo impegno per salvare la nostra gloriosa compagnia di bandiera (per carità, bisogna sempre fare di tutto per salvare posti di lavoro), come se la sua perdita fosse incalcolabile per il bene del paese, e tutto tace sulla nostra cara ministra Gelmini e il suo mandante Tremonti. Costoro stanno per mandare a casa più di 80 mila insegnanti, rottamare tutti i settori dell'istruzione, distruggendo la scuola elementare (quella che ci invidiavano in molti paesi), rendendo solo un parcheggio pre- disoccupazione la scuola superiore di entrambi i gradi.
Una vera e propria dismissione della nostra scuola pubblica...quella che è nata con l'unità d'Italia, che ha contribuito a creare gli italiani, come parlanti una stessa lingua e uniti nella stessa cultura. Nessuno di quegli eroi che vogliono salvare gli aerei con il tricolore, vuole dedicare qualche minuto anche alla nostra scuola di bandiera?

22/09/08

Perché Dante è Dante!

Anche quest'anno ho iniziato il mio corso di letteratura con una lezione fiume su Dante...e anche quest'anno ha funzionato! Alla faccia di tutti coloro che considerano il sommo poeta noioso e ostico per le nuove generazioni, io riesco sempre a fare centro quando parlo di lui. Avete presente quando parlate e tanti occhi vi seguono e cercano di comprendere quello che state dicendo e non vi mollano, e ogni tanto si alza qualche mano, per fare una domanda (per carità niente di commuovente, cose del tipo "a prof, ma è vero che Dante se faceva de funghi allucinogeni?), beh con Dante mi succede sempre, con altri autori non è sempre detto.
Sarà che con la Divina Commedia finisci per parlare di tutto, dalla politica ai problemi con le ragazze, sarà che ai ragazzi piace la mania dantesca di dare un ordine a tutte le cose, di giocare con i numeri, di classificare il mondo, l'uomo, i sentimenti...comunque anche quest'anno ci siamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda...non so se sopporterei una classe che rimane indifferente a quello scapestrato di Firenze!

16/09/08

Un nuovo anno scolastico

Nuovo anno, nuova scuola: quest'anno mi tocca la trasferta in montagna (la cosa fa molto docente di frontiera chehafattolagavetta).
Inizio quest'avventura con alcune preoccupazioni, non per gli studenti o l'impegno richiesto (è il bello di questo lavoro), ma per i nuvoloni che si stanno addensando sulla scuola in generale, per le novità annunciate della nostra ministra...per ora non commento, ma qui si va di male in peggio!

Comunque i miei nuovi alunni sono risultati simpatici...i ragazzi per fortuna sono tutto sommato migliori di come vengono descritti dai media: per ora nessuna traccia di bulli o teppisti, ma solo adolescenti un po' imbranati e con i brufoli, tutti interessati a capire che tipo è la nuova prof.

07/08/08

Il grembiule e altre splendide idee...


Si prepare un inizio caldo per la scuola italiana! Nei discorsi iniziali il nuovo ministro dell'Istruzione aveva promesso di dare nuovo slancio alla scuola... è passata dalle parole ai fatti: blocco delle assunzioni, aumento del numero degli studenti per classe, chiamata diretta dai dirigenti.
Per migliorare il servizio dunque è meglio reclutare pochi insegnanti, ricattati dal dirigente scolastico di turno, per tenere a bada più di trenta adolescenti, tutti con il grembiulino però!

24/06/08

riflessioni di fine anno

Finalmente questo lungo anno scolastico si è concluso!
Questa è stata la prima volta che ho partecipato a dei veri scrutini (l'anno scorso lavoravo in una scuola privata e diciamo che non conta!): è terribile dover quantificare in un numero tutto quello che è accaduto in un anno, mi aspettavo più dibattiti psico/sociologici, invece si legge il voto e via, ad un'altra materia. Inoltre sembra difficilissimo bocciare, e non perchè ho avuto una classe di geni, ma perchè se vuoi evitare il fantomatico RICORSO AL TAR (è il mio incubo ricorrente da un paio di mesi), devi cominciare a lavorare da Settembre:
1) individuare da subito i possibili bocciati,
2) bersagliarli fin dall'inizio con voti che vanno dal 2 al 4,
3) togliere ogni speranza ai genitori fin dal primo colloquio (ovviamente tenendo copia di tutte le conversazioni con la famiglia).
Forse in questo modo alla fine dell'anno puoi convincere il tuo preside che proprio non si può fare niente per quel ragazzo.
Ma se durante l'anno hai cercato per qualche insano motivo di intervenire in qualche modo nell'insostenibile leggerezza dell'essere di qualche studente, anche non mortificandolo con voti senza appello; se poi hai riconosciuto un timido progresso azzardando un quattro e mezzo o un cinque meno, allora è finita: il ragazzo va salvato e se tu insisti che non ha raggiunto un livello soddisfacente per affrontare l'anno successivo, il preside insorge "Cara professoressa ci doveva pensare prima (vd a settembre), e poi che sono questi cinque; cinque non è un'insufficienza (!?!?!?), indica mediocrità (!?!?!?), e poi lo spiega lei alla collega che l'anno prossimo perderà la cattedra, perchè lei boccia con un cinque?".

Per una mia personale curiosità vorrei sapere se poi questi ricorsi al Tar li fa davvero qualcuno, oppure è una leggenda metropolitana per terrorizzare noi poveri prof.?

16/05/08

De la démocratie en Amérique" di Alexis De
Tocqueville, 1840.

"....Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo
governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo".

07/04/08

Ancora sui bamboccioni

Tornando alla mia condizione di trentenneancoraacasaconigenitori, situazione che fa alzare non pochi sopraccigli inorriditi, vorrei riportare alcune semplici osservazioni che possono forse alleviare il senso di colpa di questa triste categoria.
Io penso che restare a casa con i genitori sia una corretta scelta ecologista: se non vi sono motivi stringenti (matrimoni, convivenze, pessimo rapporto con i genitori), una persona che rimane nella casa paterna, non produrrà un'aggiuntiva quantità di spazzatura (in casa circolerà un solo giornale, si userà la stessa bottiglia di acqua o di latte, ecc.); inoltre consumerà meno energia (la stessa lampadina permetterà al padre di leggere il suddetto giornale, mentre il figlio fa altro, ed entrambi saranno riscaldati dallo stesso termosifone); risparmerà nell'utilizzo dell'automobile, dividendola con il resto della famiglia (lo so, questa è la motivazione più debole, visto che in Italia una famiglia di quattro persone ha per lo meno quattro auto, più moto, triciclo e monopattino!); il suo "sacrificio" farà aumentare il numero delle case disponibili in favore delle altre famiglie, o dei poveri studenti fuori sede, costretti a prendere in subaffitto anche le vasche da bagno!
Di fronte a questi innegabili vantaggi per la società tutta, che senso ha voler dimostrare la propria raggiunta indipendenza con una scelta così egoista come andare a vivere da soli?
Dovrebbero addirittura riconoscere il nostro impegno ecologista con opportune agevolazioni fiscali, che diano finalmente il giusto riconoscimento a questi eroi misconosciuti dell'universo ambientalista!

15/03/08

Alda Merini

Amore non dannarmi

Amore non dannarmi al mio destino
tienimi aperte tutte le stagioni
fa che il mio grande e tiepido declino
non si addormenti lungo le pulsioni
metti al passivo tutte le passioni
dormi teneramente sul cuscino
dove crescono provvide ambizioni
d'amore e di passione universale,
toglimi tutto e non mi fare male.

14/03/08

Che idea!

E' da tanto tempo che mi arrovello per trovare una soluzione alla mia "misera" esistenza da precaria bambocciona, ancora legata alle sante pensioni dei miei cari genitori: pregare per una vincita miliardaria, risparmiare sulle gomme da masticare, dare ripetizioni fino alle due di notte, sperare in una miracolosa immissione in ruolo prima del mio quarantesimo compleanno....a tutto avevo pensato, ma (e questa è la prova che non si smette mai di imparare) ecco che arriva l'illuminazione!
Mi sposo il Pierfiglio di Berlusconi: è questo il consiglio che il nostro quasi futuro leader dà a tutte le fanciulle come me, mosso da spirito veramente paterno (e pensare che mio padre invece mi ha sempre detto di studiare e lavorare! Che crudele!).
Io comincio a preparare la valigia per raggiungere il mio principe azzurro, se qualcuna vuole unirsi a me, sono disposta anche a subaffittarlo; con i tempi che corrono sarebbe davvero da egoisti non condividere certe soluzioni....
Dopo i CO.CO.PRO si potrebbe creare un nuovo tipo di contratto il CO. CO. MAT. (contratto di collaborazione matrimoniale)! E noi ancora chiediamo la fantasia al potere?!?!?

26/02/08

Piccole donne

"Natale non sarà Natale senza regali", borbottò Jo, stesa sul tappeto.
"Che cosa tremenda esser poveri!", sospirò Meg, lanciando un'occhiata al suo vecchio vestito.
"Non è giusto, secondo me, che certe ragazze abbiano un sacco di belle cose e altre nulla", aggiunse la piccola Amy, tirando su col naso con aria offesa.
"Abbiamo papà e mamma, e abbiamo noi stesse", disse Beth, col tono di chi s'accontenta, dal suo cantuccio.

Piccole Donne, L.M. Alcott

Avrò letto queste parole mille volte e ogni volta sento quel tuffo al cuore; mi rivedo sul divano, in una calda mattinata di giugno, mentre leggo il mio primo vero libro....la magia di quel momento è per me legata a stretto filo con queste quattro ragazze. Ancora oggi quando mi chiedono qual è il mio libro preferito, non posso fare a meno di indicare "Piccole donne", il libro che mi ha fatto amare la lettura (anche se a volte vedo il disappunto sul viso dei miei interlocutori; certo sarebbe meglio indicare qualche libro più "figo", da intellettuali, ma al cuore non si comanda!).
Un pensiero poi mi tormenta: una volta questo libro era una tappa quasi obbligata nelle letture per "ragazze" e faceva dunque parte di un certo patrimonio educativo; ma qualcuno oggi lo legge più questo libro! Vorrei tanto sperare di sì....vorrei che l'immaginario di queste giovani donne non fosse abitato solo da streghette in minigonna, ma anche da sorelle intorno ad un camino, di recite in salotto e timidi professori che fanno palpitare il cuore.

Se ci sono altre "piccole donne" che la pensano come me, si facciano sentire!

24/02/08

Ho sceso, dandoti il braccio

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quel che si vede.

Ho sceso un milione di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

Questa poesia è dedicata all'amatissima moglie del poeta, morta prematuramente e racconta la splendida quotidianità dell'amore, quella fatta di piccoli difetti e abitudini, che alimentano i sentimenti come la brace sotto le ceneri fa con il fuoco.