Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quel che si vede.
Ho sceso un milione di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Eugenio Montale
Questa poesia è dedicata all'amatissima moglie del poeta, morta prematuramente e racconta la splendida quotidianità dell'amore, quella fatta di piccoli difetti e abitudini, che alimentano i sentimenti come la brace sotto le ceneri fa con il fuoco.
in gabbia
7 anni fa


1 commento:
benvenuta elysa!
la poesia che hai postato è una delle mie preferite e quando ho visto anche il layout che hai scelto per il blog....uguale al mio! beh ho pensato che verrò a visitare il tuo blog qualche volta per sbirciare!
a presto
teodolinda
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